
As/400 sempre in prima linea: facciamo il punto
As/400 IBM? Sempre vitalissimo!
domande a quattro mani per
Nicoletta Bernasconi, Product Manager IBM i
Luca Tiberti, ISV Power Ecosystem Leader
di IBM Italia S.p.a.

Gli scenari si evolvono, le soluzioni tecnologiche si muovono lungo nuove direttrici e quelle applicative si allargano per soddisfare esigenze più mirate e più specifiche. Seguire queste evoluzioni, a meno di non essere specialisti del mondo IT, non è del tutto agevole, per cui abbiamo pensato di prendere come riferimento di questa trasformazione l’elaboratore annunciato nel 1988 da IBM con il nome di AS/400, certamente il sistema più longevo di tutta l’informatica.
Poniamo qualche domanda in proposito a Nicoletta Bernasconi (Product Manager IBM i, IBM Italia) e Luca Tiberti (ISV Power Ecosystem Leader, IBM Italia).
L’AS/400, anche se oggi sarebbe più corretto identificarlo come IBM i, da una parte è stato esaltato da chi lo utilizza, dall’altra viene visto con diffidenza da altri, magari semplicemente per preconcetti o scarsa informazione. Moltissime cose sono cambiate nel tempo: potete darci in estrema sintesi una panoramica cronologica delle evoluzioni – a volte vere rivoluzioni – che si sono susseguite in questi oltre 35 anni in cui attorno all’IT è cambiato tutto? Sono convinto che molti giovani manager, cresciuti in scenari popolati di Internet e Cloud, non dispongono di tutte le informazioni che potrebbero essere loro utili.
Tiberti: La strategia IBM dal 2000 in avanti è stata quella di focalizzare il proprio business verso le imprese, e di creare un ecosistema di sviluppatori software in grado di rispondere a tutte le esigenze del mercato.
Se l’AS/400 era nato come risposta alle esigenze più immediate delle aziende, soprattutto di medio piccole dimensioni, oggi il Power – arrivato alla decima generazione – è in grado di gestire il core business di organizzazioni di qualsiasi settore di mercato, ma anche di supportare le aziende nei loro processi di trasformazione digitale, anche a supporto di progetti di adozione dell’AI per una maggiore produttività e competitività.
La fruibilità dei nostri sistemi e delle relative soluzioni applicative passa dall’on-premise al Cloud fino ovviamente all’Hybrid Cloud. Abbiamo parecchio da offrire al mercato italiano e lo dimostrano le tante referenze di clienti che continuano ad investire con IBM e con i nostri sviluppatori software..
Bernasconi: IBM Power con IBM i è l’evoluzione del sistema AS/400 (Application System/400) con sistema operativo OS/400, il server progettato per soddisfare le esigenze delle piccole e medie imprese annunciato da IBM il 21 giugno 1988.
Il nome OS/400 viene mantenuto fino al 2006 quando, con l’annuncio della nuova famiglia hardware System i, il sistema operativo viene ribattezzato i5/OS e tale rimane fino alla V5R4. Nel 2008, System i e System p convergono in un’unica tecnologia – IBM Power Systems – e il sistema operativo prende il nome attuale: IBM i.
Fin dal suo primo rilascio, questo server si contraddistingue per robustezza, integrazione, affidabilità e scalabilità. Tali caratteristiche, immutate e consolidate negli anni, si sono estese ed oggi IBM Power dispone di tre sistemi operativi: AIX, IBM i e Linux. Questo spiega perché si ponga sul mercato come un’infrastruttura in grado di soddisfare le esigenze dei clienti a 360 gradi: dagli ambienti gestionali più “tradizionali” alle applicazioni più innovative con funzionalità di Intelligenza Artificiale, dall’utilizzo di dati geospaziali all’Internet of Things, per non parlare di soluzioni containerizzate con Red Hat OpenShift.
Estrema flessibilità anche per quanto riguarda i modelli di consumo: oltre alla classica soluzione on-premise, IBM Power è disponibile nell’ambiente cloud IBM, Power Virtual Server, e in una sorta di cloud privato grazie ad un’offerta “pay-as-you-go” molto granulare (Power Private Cloud) che riduce al minimo gli sprechi delle risorse e ottimizza i costi operativi.
La sicurezza e l’inattaccabilità dall’esterno dell’AS/400 sono stati tra i suoi principali punti di forza. Oggigiorno però il sistema informativo si articola su più tecnologie specializzate che interagiscono, mentre gli utilizzatori di molte applicazioni non si trovano più all’interno dell’azienda ma all’esterno: clienti, partner, agenti, fornitori, curiosi o interessati che accedono alle informazioni via Internet. Quali sono le precauzioni raccomandate a chi utilizza questa piattaforma e quali le strategie da mettere in piedi?
Tiberti: Partiamo da due assunti: un’infrastruttura IT tecnologicamente all’avanguardia, scalabile, sicura e flessibile è la base per l’innovazione.
La tecnologia trova applicazione pratica solo se chi la sviluppa ha in mente una roadmap chiara e ben definita.
Oggi il nostro mercato di riferimento può essere suddiviso in tre segmenti:
– Aziende che utilizzano la nostra tecnologia e sono seguite da software house con applicativi moderni e roapmap solide.
– Aziende che usano la nostra tecnologia e sono seguite da partner non più in grado di supportarle negli sviluppi futuri; è in questo ambito che IBM ritiene utile dare un contributo per mantenere alta la competitività delle imprese.
– Aziende che non conoscono la nostra tecnologia e le competenze dei nostri partners applicativi: queste sono le. Imprese che vogliamo raggiungere per raccontare loro le potenzialità delle nostre soluzioni e delle straordinarie sinergie tra Power10 e soluzioni applicative.
Quindi le raccomandazioni potrebbero essere di avvalersi di una tecnologia sempre aggiornata sia dal punto di vista hardware che dal punto di vista del sistema operativo, avvalersi di partner IBM che hanno investito sulla tecnologia Power per essere in grado di valorizzarla tramite il loro sviluppo applicativo, mettere sempre in discussione la propria infrastruttura con professionisti, analisti ed esperti competenti.
Bernasconi: Vorrei aggiungere che il tema della cybersecurity è sicuramente prioritario per le aziende; la globalizzazione, la dinamicità del mercato, la concorrenza sempre più agguerrita e l’adozione di modelli Cloud richiedono infatti una disponibilità dei server senza interruzioni di servizio. Nel corso degli anni, Power con IBM i si è dimostrato uno dei migliori ambienti operativi per la realizzazione di applicazioni resilienti. Inoltre, esistono soluzioni progettate per estendere ulteriormente il grado di affidabilità e resilienza già molto elevate che il sistema garantisce come caratteristica nativa.
Da un lato è compito del vendor analizzare e testare a monte ed in modo continuo i propri prodotti per identificare eventuali vulnerabilità e porvi rimedio, sviluppando correzioni e nuove funzionalità. Dall’altro lato però, spetta alle aziende adottare politiche che prevedano il costante aggiornamento dei sistemi ai livelli hardware e software più recenti. Mantenere una tecnologia obsoleta – sia dal punto di vista delle release di sistema operativo che delle soluzioni utilizzate – non offre certezze e non può certo costituire la base su cui fondare e far crescere senza ansie il business della propria azienda.
Le società di software che operano nel mondo IBM sono note per la competenza nei processi aziendali e per la capacità di assistere puntualmente i clienti su tematiche organizzative, non solo applicative. Viceversa, una delle preoccupazioni verso l’AS/400 che raccolgo tra i lettori di Breaking News è collegata alla disponibilità di soluzioni applicative, in particolare di ERP o software per mercati gestionali. Conoscendo in maniera approfondita questo mondo so che non è così, però mi chiedo dove un manager possa trovare informazioni relative a soluzioni innovative, robuste e supportate adeguatamente. Dove può appoggiarsi?
Tiberti e Bernasconi: La risposta qui è facile: rivolgersi ad IBM in primis. IBM è in grado, a seconda del settore di mercato e delle esigenze specifiche di ogni azienda, di seguirle per la parte di tecnologia hardware e di metterle in contatto con i migliori sviluppatori software italiani. Abbiamo anche creato un portale dove sono raccolte le principali informazioni: https://ibm.biz/SolutionsOnPower
I nostri sviluppatori software on Power sono in grado di approcciare le aziende partendo dalla contabilità/amministrazione fino ai progetti di AI, passando dalla produzione e dalla movimentazione delle merci.
Gli applicativi sviluppati dai tanti produttori di software (ISV) per il mondo IBM Power sono l’elemento fondamentale che valorizza la tecnologia hardware e software di IBM, rendendo l’infrastruttura elemento abilitante per la crescita delle aziende.
L’approccio a valore degli sviluppatori software che operano su IBM Power permette di offrire alle aziende una soluzione integrata, con applicazioni e servizi di gestione della piattaforma stessa, consentendo all’utilizzatore finale di beneficiare al massimo della tecnologia disponibile.
Il tema dello sviluppo nel mondo IBM i è strettamente legato a quello delle competenze applicative e alla necessità di formare giovani che possano garantire il ricambio generazionale. Per questo motivo, Faq400 (la community italiana di sviluppatori IBM i associata a Common Europe), con la collaborazione di IBM, organizza un corso per preparare i ragazzi ad affacciarsi direttamente al mondo del lavoro e a contribuire rapidamente alla crescita delle aziende che scelgono i sistemi Power con IBM i: https://www.faq400ilearning.com/pages/ibm-i-academy. È una proposta che apre ad interessantissimi sbocchi professionali.
Uno sguardo al futuro, un futuro peraltro estremamente attuale e pure affascinante. Qual è la posizione dell’AS/400 nei confronti dell’Intelligenza Artificiale? Che cosa è stato fatto e che cosa si farà a breve per potenziarlo in modo da sfruttare anche queste tecnologie?
Tiberti: I sistemi Power10, sono stati sviluppati nei laboratori IBM per indirizzare alcuni obiettivi particolari:
– Ecosostenibilità: risparmio energetico e consolidamento, con tre sistemi operativi che possono girare contemporaneamente sui nostri sistemi (IBM i, Linux, AIX).
– Hybrid Cloud: fruibilità della nostra tecnologia in tutte le modalità desiderate dai clienti (on-prem / cloud / Hybrid Cloud)
– Sicurezza: i server IBM sono gli unici al mondo che proteggono e monitorano di dati anche in transito di memoria
– Intelligenza artificiale: oggi il Power10 ha al suo interno dei processori dedicati all’inferenza dei modelli di intelligenza artificiale.
Riassumendo potremo dire: potenza, agilità e affidabilità sostenibile. IBM Power è un’unica piattaforma per molti workloads e diviene così l’abilitatore per eccellenza delle priorità aziendali.
Bernasconi: L’intelligenza artificiale è tra le tecnologie digitali che stanno trasformando il nostro mondo in modo radicale. Ormai fa parte della vita quotidiana, con un numero sempre crescente di applicazioni pratiche.
IBM sta esplorando diversi modi per incorporare l’intelligenza artificiale generativa nella piattaforma IBM i. Il progetto più avanzato e promettente è la realizzazione di un assistente per la codifica di codice RPG basato su un modello di linguaggio di grandi dimensioni (LLM). L’obiettivo è quello di rendere disponibile uno strumento che possa aiutare i programmatori, esperti e non, nella realizzazione di codice di qualità. Come primo step, il tool sarà in grado di interpretare il codice sorgente e di spiegare in linguaggio naturale ciò per cui un programma RPG è stato scritto.
https://www.itjungle.com/2024/05/22/ibm-developing-ai-coding-assistant-for-ibm-i/
L’architettura del processore Power10 e la possibilità di eseguire sullo stesso hardware ambienti operativi differenti consentono inoltre di far coesistere il mondo IBM i con ambienti Linux dedicati all’esecuzione di modelli AI.
Infine, le applicazioni IBM i possono essere integrate ed arricchite con watsonx, la piattaforma IBM per l’intelligenza artificiale generativa disponibile in ambiente Cloud, sfruttando funzionalità del prodotto come ad esempio chatbot e traduzione di testi.

Soluzioni software
Sviluppate su Power
Nicoletta Bernasconi: nicoletta_bernasconi@it.ibm.com
Luca Tiberti: luca.tiberti@ibm.com