PNRR, chi era costui?

L’editoriale di Breaking News!

Alberto Delaini - Delaini & Partners

Quelli che – sbirciando il titolo con un filo di preoccupazione – si aspettano una analisi di taglio politico, magari intelligente o addirittura arguta, passino serenamente ad un altro articolo. La citazione simil-manzoniana è figlia di remoti ed ormai sepolti studi classici.
Il quesito è molto ma molto più terra terra: che cosa ne è stato del PNRR, quella specie di istituzione salvifica e quasi miracolistica che avrebbe risollevato le sorti dell’Italia intera, finanziando ogni legittima aspirazione nonché progetto, riparando torti, supportando politiche miopi e comunque asfittiche causa carenza di risorse? Quella specie di Fenice che avrebbe fatto risorgere il nostro Paese, innalzandolo a livelli di sviluppo e di evoluzione … per lo meno decorosi?

Mah!
Non lo so. Sinceramente da tempo non trovo più in nessuno dei Media che si sbracciavano per decantarne le virtù o, su altri fronti ideologici, per denunciarne le oscure trame sottostanti, la minima traccia di questa impronunciabile sigla. E se comprendo il silenzio assoluto dei partiti, quello della maggior parte dei giornalisti sinceramente mi preoccupa. I soldi sono arrivati, lo sappiamo tutti, grazie all’impegno del Governo, del Ministro Fitto ed alle valutazioni insolitamente di manica larga di tutta la CEE. Sono stati recapitati in varie tranche poi puff! Si sono dissolti nell’aria come una bolla di sapone. Per lo meno in termini comunicativi.
Mi aspettavo di vedere un balzo incredibile del Pil, di ammirare dappertutto cantieri che trasformassero scuole dissestate in scintillanti templi tecnologici del sapere, per non citare i soffitti che crollano e gli incerti adeguamenti alle disposizioni sulla sicurezza che ogni cittadino è viceversa chiamato a rispettare pagando di tasca sua.
Mi preparavo a sperimentare nuove meraviglie del Servizio Sanitario Nazionale è invece un esame cardiologico (grazie a Dio non in emergenza) me l’anno schedulato a otto mesi mentre per le verifiche di una disfunzione uditiva ne saranno sufficienti solamente sei. In questo medesimo periodo, a pagamento, ho ottenuto una visita urologica in tre giorni e un controllo per una fastidiosissima labirintite nel pomeriggio dello stesso giorno di richiesta. Potenza dell’iniziativa privata.
Ma del PNRR niente, nessun avvistamento. Scomparso nelle nebbie, affossato nel dimenticatoio.

La speranza
Fine delle lamentele. Un dubbio però mi macera l’anima e vorrei condividerlo con voi, magari per ottenere un qualche riscontro. UN paio di settimana fa ho letto che Intesa SanPaolo, come tutti gli Istituti di Credito sempre sensibile alle difficoltà che i nostri Parlamentari hanno ad arrivare a fine mese – Roma rimane tremendamente cara, anche se ci passi solo due o tre giorni la settimana con viaggio pagato e indennità varie –, ha deciso di alleviarne le ambasce riconoscendo sui conti correnti della filiale loro riservata un 5,6 % di interessi attivi (attivi per il correntista, non per la Banca!). Un piccolo gesto che manifesta una sorta di solidarietà a chi vive un contesto indubbiamente disagiato. In fondo sono solo 20 volte di più di quanto riconosciuto a me, normale cittadino che se ne sta bellamente a casa propria.
Poi mi si è accesa la luce. È lapalissiano: con questo livello di remunerazione, depositando i 194,4 miliardi di Euro del PNRR in quattro e quattr’otto potremo azzerare il debito nazionale e far entrare finalmente la bistrattata Italia tra i “Paesi virtuosi”. Che stupido a non averlo capito prima!

Alberto Delaini