Le Software House cambiano. In fretta. – 1^ parte

D&P: analisi di mercato

Alberto Delaini - Delaini & Partners

L’economia sta cambiando – raramente in meglio – e le società informatiche che hanno come obiettivo quello di aiutarle a rendere più snelli ed efficienti i processi si adeguano, magari di malavoglia.
L’oggetto delle richieste dei clienti si modifica in maniera radicale passando dalla domanda incentrata sugli ERP o sulle soluzioni “Verticali” (ma è passato almeno un decennio da questo picco) a quella di soluzioni dipartimentali e, più di recente, di Security o di App. Alla base, comunque, più dell’offerta di competenze strettamente tecnologiche c’è sempre costante quella di una competenza approfondita dei processi e di suggerimenti su come sposare l’innovazione con l’efficienza e la semplicità. Già, in particolare con la semplicità operativa considerando che molti servizi vengono erogati in modalità “self service”. E non solo nelle società di servizi. Quindi o una funzione è facile ed immediata, oppure si trasforma in un boomerang per chi ha cavalcato l’innovazione senza far mente locale alle caratteristiche e alle competenze di chi è chiamato a fruirne.

Come cambiano le Software House
Una doverosa premessa: i dati esposti fanno riferimento alle società informatiche che si occupano prevalentemente di software, tralasciando quelle che commercializzano hardware o forniscono consulenze in cui il software ha un ruolo marginale. Non parliamo, evidentemente, solo di software applicativo.
In occasione di un incarico professionale ci siamo trovati ad analizzare le caratteristiche di queste software house e, incuriositi da alcuni elementi che ricorrevano abbastanza di frequente, ci siamo addentrati in qualche risvolto statistico che vorremmo condividere almeno nelle linee essenziali.

Alberto Delaini
Email: alberto@delainipartners.it 
Cell.: +39 348.2624906.

 

25 anni di “fotografie” del settore
Delaini & Partners da molto tempo gestisce, oltre ad un data base sulle aziende prospect, un secondo in cui raccoglie e aggiorna le informazioni sugli operatori di hardware e soprattutto software. Per abitudine, ad ogni 31 dicembre salviamo una “fotografia” che congela i dati di quel momento per future comparazioni e questo avviene dall’inizio del millennio, per cui disponiamo di 25 istantanee comparabili.
Accanto alla situazione così come la conosciamo in questo momento, ne abbiamo quindi affiancato un’altra che fa riferimento al dicembre 2019, il momento dell’esplosione del Covid che ha cambiato moltissime cose per tutti. Ve ne proponiamo uno stralcio con qualche commento, sperando di non tediarvi.

Le dimensioni delle software house
Abbiamo aggiornato i dati dimensionali (dipendenti e fatturato) di oltre 1.500 software house e l’elemento che ci ha sorpreso – e direi pure lasciato a bocca aperta – è stato quello del numero dei dipendenti.

Vista così, come fotografia a sé stante, molti si possono stupire … del mio stupore. Ma, mentre aggiornavo i dati di società che spesso conoscevo di persona, ho visto un vero e proprio crollo dei numeri rispetto ai valori precedenti. Così sono tornato indietro nel tempo fino a sei anni prima, un periodo abbastanza lungo per cogliere le variazioni e soprattutto “pulito” in quanto pre-Covid. E i dati ricavati, che fanno riferimento ad un numero di società informatiche superiore ai 2.500 sparse su tutto il territorio nazionale, sono a mio avviso sorprendenti.

La strage dei piccoli
Non ho voluto riportare tutti i numeri perché sono decisamente troppi, preferendo lasciare al colpo d’occhio dell’immagine alcune impressioni. Le considerazioni sono comunque queste:
– le società con meno di 5 dipendenti, che nel 2019 rappresentavano l’11,73% del totale, ora sono schizzate al 17, 76%, con una crescita di oltre il 50%
– i valori percentuali del 2024 sono cresciuti nella fascia intermedia tra gli 11 e i 100 dipendenti, rimanendo stabili nelle altre
– il numero complessivo delle software house (intese come partite iva diverse) è cresciuto: oggi ne abbiamo catalogate 2.663, sei anni prima erano 2.447 con una crescita del 9%; le maggiori crescite sono nel settore della security e in quello delle App.

Effetto geografico
Ci è venuta la curiosità di segmentare il campione di oggi su quattro aree geografiche, confinando l’Emilia Romagna alla zona del Centro solo per mettere in evidenza eventuali disparità tra Nord-Ovest e Nord-Est. Questi i valori percentuali rilevati:

Troppi i numeri e le riflessioni che si possono fare. Diciamo che si riscontra un discreto allineamento tra i dati dei primi tre contesti (Nord-Ovest, Nord-Est e Centro) praticamente in tutte le fasce di dipendenti, mentre il comparto Sud e Isole presenta un affollamento nelle fasce di dipendenti fino a 25 addetti che diminuisce viceversa nelle fasce superiori.

Fatturati troppo spesso irrilevanti
Il numero dei dipendenti può a volte ingannare, dato che in molte delle società informatiche più piccole avviene di frequente che i soci non figurino in questo contatore. Viceversa il fatturato è un elemento più oggettivo.
Dopo aver fatto una segmentazione di tipo classico (fino a 1 milione, fino a 2,5, fino a 5 e così via), abbiamo provato a “tagliare” il campione in modo più dettagliato, soprattutto nella fascia più bassa, quella in cui avevamo riscontrato cali o addirittura crolli (anche di un ordine di grandezza!) nel fatturato rispetto agli anni precedenti.
I valori li trovate nel grafico.

Concludiamo con il raffronto tra 2024 e 2019.
I dati sono abbastanza allineati nelle varie fasce tranne che in tre casi che abbiamo evidenziato in rosso:
– nel segmento più basso troviamo che le software house che nel 2014 hanno fatturato meno di 500.00 Euro sono percentualmente più del doppio di quelle del 2019, un dato assolutamente allarmante
– in quello più alto, dedicato a chi ha superato i 50 milioni, invece sono molte di più le presenze nel 2019; va specificato, peraltro, che i valori di fatturato delle “big” sono spesso molto più altri anche per effetto delle acquisizioni
– un’altra fascia con scostamenti significativi è quella tra il milione e i 2,milioni di Euro, parecchio affollata di operatori, dove la prevalenza è a favore del 2019.

Buona consultazione: se vi servono dettagli o approfondimenti specifici, contattatemi pure e senza problemi all’indirizzo email alberto@delainipartners.it. Vedrò di soddisfare le vostre curiosità.

Da dire c’è ancora molto, per cui nella prossima puntata del mese prossimo analizzeremo una serie di elementi tra cui la numerosità delle software house con filiali, la crescita dei Gruppi avvenuta tramite acquisizioni e la penetrazione si società estere che hanno fatto acquisti o creato filiali in Italia.