Quale ERP As/400 ha perduto clienti?

D&P: analisi di mercato

Alberto Delaini - Delaini & Partners

Nei numeri di Marzo e Aprile ci siamo occupati del grande mondo degli As/400, fornendo alcune indicazioni quantitative su chi ha cambiato piattaforma e chi ha semplicemente sostituito l’ERP rimanendo (o meno) fedele alla piattaforma IBM.

Questa volta, un po’ per scherzo e un po’ sul serio, cercheremo di fornire uno spaccato di alcuni specifici ERP, offrendovi indicazioni numeriche su quelli che hanno perduto clienti. Ribadiamo che il taglio dell’analisi è “semiserio” nel senso che non forniamo viceversa, come sarebbe logico, i numeri dei nuovi clienti che i medesimi ERP hanno acquisito nel periodo. IN realtà era una nostra curiosità e, dato che alcuni numeri sono intriganti, ve la proponiamo come semplice base di riflessione.

Il data base di partenza è sempre quello della Delaini & Partners che (in tutti i casi in cui ci è stato possibile) registra l’ERP attualmente installato ma anche il precedente.

Il campione esaminato
Ricordiamo, riprendendo i dati dalle analisi già citate, che il campione su cui abbiamo lavorato è il seguente:
10.260 As/400
1.034 casi in cui l’As/400 è stato sostituito da altre piattaforme tecnologiche
423 situazioni in cui l’ERP è stato sostituito ma l’azienda ha scelto di rimanere su As/400.

Alberto Delaini
Email: alberto@delainipartners.it 
Cell.: +39 348.2624906.

Qualche indicazione preliminare
Non pensiamo che sia logico – e nemmeno significativo – fare di ogni erba un fascio e mettere in piedi un’unica classifica, sia per la diversa tipologia di ERP (per esempio: nazionali ed internazionali, giovani e un po’ datati, generalisti o verticali), sia per la consistenza numerica degli installati.
Ci siamo lasciati prendere la mano dall’entusiasmo e abbiamo immaginato alcuni scenari. Una precisazione d’obbligo: abbiamo lasciato da parte soluzioni software con un interessante installato ma con un raggio d’azione geografico limitato, preferendo guardare a quelle con un installato su molte Regioni.

ERP nazionali “storici”
In questa categoria ospitiamo le applicazioni gestionali nate una ventina d’anni fa o giù di lì. La storia di ciascuno è estremamente differenziata: c’è quello ha sostanzialmente ridotto la propria evoluzione e quello che invece è stato evoluto e modernizzato, quello che è rimasto sempre sotto il controllo del produttore iniziale e quello che è stato venduto a terzi entrando magari in competizione con altri ERP controllati dalla stessa software house. Insomma, ogni caso meriterebbe commenti e approfondimenti ma non è il caso di approfittare della vostra pazienza per cui inseriremo solo commenti telegrafici.

​Un caso a parte
Non può entrare in nessuna classifica ma merita una citazione particolare la situazione degli ERP “Personalizzati” o addirittura “Proprietari”, quelli che aziende con una struttura IT interna ben strutturata ha pesantemente adattato e, magari parzialmente, scritto sulla base di specifiche interne. Ci aspettavamo che fossero sostanzialmente sparite, mentre i numeri ci restituiscono una migrazione limitata al 9,82%. La loro tenace resistenza è davvero un fatto curioso!

Prime informazioni e qualche sorpresa
Confessiamo che abbiamo dovuto controllare e ricontrollare i dati perché alcuni numeri ci sono arrivati inaspettati.
Partiamo dalle spesso diffamate ACG: non sono quelle che hanno vissuto la maggiore emorragia percentuale di clienti, nonostante abbiamo calcolato quelle che hanno mantenuto solo la parte che possiamo definire “gestionale”; molte di più hanno conservato la componente amministrativa e sostituito il resto.
Seguono (anzi precedono) altre 5 ERP, alcuni dei quali sono stati “cannibalizzati” dalla stessa proprietà, forzando la sostituzione verso altre soluzioni. Come esempio citiamo Gipros che è stato indirizzato verso Panthera piuttosto che Diapason che Formula, almeno per un certo periodo, ha incoraggiato verso Sage X3.

Soluzioni “Verticali”
Passiamo ad una casistica assolutamente differente, quella di soluzioni con un grip limitato a specifici settori merceologici. Non stiamo parlando delle “versioni” di un ERP generalistico adattate ad un settore (tessile, siderurgia, alimentare, …) ma di applicazioni pensate e realizzate per contesti con esigenze particolari.

​In questo caso si possono vedere tassi di migrazione anche molto elevati, a volte dovuti all’abbandono del prodotto da parte del Fornitore, che magari l’ha integrato in soluzioni più standard.

Per concludere, qualche curiosità
Se pensiamo di trarre la conclusione che queste “transumanze” da un ERP all’altro siano da addebitare alla fragilità dei produttori di software nazionali, stiamo sbagliando strada e qualche altro numero ce lo certifica.
Abbiamo messo assieme in quest’ultimo riquadro situazioni molto differenti l’una dall’altra e quindi meritevoli di valutazioni individuali e non di gruppo. Diamo un’occhiata ai dati.

Azzardiamo qualche valutazione, poi ciascuno aggiungerà le sue, magari antitetiche.
Movex, acquisito da Infor, ha risentito relativamente del cambio di padrone e di una serie di interventi che la nuova proprietà ha inserito, mentre dai numeri risulterebbe che JD Edwards non abbia tratto eccessivi benefici dall’acquisizione da parte di Oracle.
Chiudiamo con i due più significativi protagonisti del mondo gestionale in area IBM. Non sono dell’idea che l’apparentemente elevata differenza tra il 5,65% di Galileo e l’1,85% di Sme.Up debba essere considerato un metro di valutazione oggettivo. Galileo ha (almeno nella fase iniziale di una storia di diversi decenni) è stato installato anche in aziende piccole e sono queste che in buona parte appesantiscono i numeri. Sme.Up è partito da clienti medi o medio-grandi, a volte con soluzioni dipartimentali, ed ha potuto difendersi meglio. Entrambi, come è nell’ordine delle cose, fanno perso clienti grandi o con sedi in vari continenti nel momento in cui questi hanno sentito l’esigenza di supporti world wide.